Orario S.S. Messe a San Giovanni e dintorni

 A partire da Domenica 18 Febbraio la celebrazione domenicale ritorna con 2 Messe: ore 9 e ore 11

Le celebrazioni feriali rimangono sempre condizionate dalla mia necessità di seguire Don Marco e indicargli le strade da benedire

 Mercoledi 14 Febbraio la Celebrazione Penitenziale per l’IMPOSIZIONE delle CENERI sarà alle ore 18

SITO 14 FEBBRAIO

IO SONO CRISTIANO? CIOE’

Da un po di tempo mi chiedo cosa significa essere cattolico. Credo di esserlo, ma non ne sono pienamente convinto. E’ vero che la fede è un dono di Dio,  che non tutti hanno?

Caro….., alla tua età fai benissimo a chiederti cosa significa essere cattolico, perché è da tempo che sei in grado di scegliere e di decidere come giocare la tua vita.

Sono stato allevato in una Famiglia Cristiana. I miei genitori andavano sempre in chiesa.

È una cosa buona, ma di per sé non fa di te un cristiano, come andare allo zoo non fa di te uno scimpanzé.

Credo nel fare il bene e aiutare gli altri.

Giustissimo anche questo, ma non è sufficiente a fare di te un cristiano. Molte persone che non credono neppure in Dio possono essere dei vicini molto gentili, pronti a dare una mano a chiunque si trovi nel bisogno. Ma questo non fa di te un cristiano.

Sono stato battezzato da piccolo. Perciò molti si interessano di Gesù.

Non basta una cerimonia religiosa a fare di te un cristiano.

Credo in Dio.

La Bibbia ci dice che anche il diavolo ci crede! Sa benissimo che Dio esiste. La maggior parte delle persone, se sono interrogate a riguardo, dicono di credere in Dio, ma hanno solo una piccola o nessuna idea su chi sia o come sia Dio. Puoi credere che un jet attraversa l’oceano, ma tu non puoi attraversare neppure 1 cm per il solo fatto che lo credi. Devi prendere il jet e andarci.

Credere in Dio, sebbene sia giusto, non è sufficiente a fare di te un cristiano. E allora che cos’è un cristiano? Come posso diventare cristiano?

Sarai cristiano se:

1: sceglierai e deciderai di vivere la tua vita secondo la parola di Gesù: generosa e altruista perché tutto è di Dio; capace di reagire alle sofferenze e alle prove della vita; non violenta; buona verso  gli altri e capace di perdonare; limpida nei pensieri e nei sentimenti; sempre impegnata a costruire la pace e pronta a lottare per la giustizia anche se questo dovesse procurarti un sacco di guai.

2: accetterai di mettere in pratica questa parola nella Chiesa, cioè insieme a tutti coloro che, umilmente, tra mille difficoltà e altrettanti errori, cercano di testimoniare con la loro vita che è possibile vivere secondo la parola di Gesù. Tocca a te decidere. Cerca di decidere bene. La fede Dio la dona a tutti, ma non tutti la accolgono.

La tua vita è come una casa. Gesù Cristo aspetta fuori. Non vuole forzare il suo ingresso perché quella non è mai la strada dell’amore. Lui desidera essere invitato da te. La maniglia della porta è all’interno. Solo tu puoi aprire la porta. Diventi un vero cristiano quando apri la porta della tua vita a Gesù Cristo e lo inviti ad entrare e a vivere nel tuo cuore e nella tua vita.

Allora chi è il cristiano? È colui che crede seriamente alla Parola di quel gioane falegname di Nazaret.

E Tu?

ALCUNE DOMANDE

* pensi di essere cristiano 24 ore su 24 o solo nelle circostanze più importanti della vita?

          Da che cosa lo capisci? Metti in pratica i 10 comandamenti e le beatitudini?

* quali cose della tua vita quotidiana devi condividere con gli altri e con Cristo per ritenerti cristiano,

          almeno come tentativo per diventarle? E la gioia che ne deriva, l’hai già provata qualche volta?

* che cosa è per te la volontà di Dio? Prova a fare qualche esempio di volontà di Dio che hai colto nella tua

          vita e hai cercato di compiere fedelmente ………..

Preghiera: Signore Gesù Cristo, con oggi entriamo ufficialmente nel tempo della quaresima.

In questi 40 giorni mi voglio impegnare ad essere di più nella verità e nell’amore, nel dono di me verso il mio prossimo anziché nel possedere di più; a tener presente di più la sobrietà come mio stile di vita.

PREGHIERA

Tu che sai riconoscere ciò che è buono in ciascuno di noi,

tu che sai scorgere la luce al di là delle nostre ombre,

concedimi nel corso di questa Quaresima

di offrirti il digiuno da ogni giudizio e da ogni critica.

Permettimi di offrirti la rinuncia,

l’abbandono delle idee preconcette

e di quelli incessante desiderio di aver sempre ragione.

Tu che non ci condanni,

anche se il nostro cuore ci ha già giudicato,

insegnami il digiuno delle parole,

che non siano di benevolenza e di dolcezza.

Allora la mia bocca potrà, finalmente, celebrare la tua lode.

 

L’IMPEGNO

Ogni sera, prima di andare a letto, farò l’esame di coscienza, cioè passerò in rassegna l’intera giornata per verificare se mi sono dimostrato cristiano in tutte le circostanze vissute.

CI SONO LE CENERI FREDDE

che dicono la fine di ogni cosa è la nostra condizione mortale.

Ma tu, il nostro Padre, tu sei fonte di vita e di felicità per tutte le tue creature.

Che lontano dagli sterili rimpianti, il ricordo del tempo passato

ci ispiri un gioioso rendimento di grazie.

 

CI SONO LE CENERI CALDE,

la brace che nutre il fuoco, viva e ardente come una fiamma.

Signore, Figlio di Dio, tu trasfiguri le opere e i giorni

di coloro che si aprono al tuo vangelo.

Che il fuoco che infiammò gli apostoli e i martiri

risplenda oggi sui nostri volti.

 

E POI CI SONO LE CENERI

che nutrono la terra e la fanno respirare,

promessa di raccolti abbondanti.

Signore, spirito d’amore, tu fai fruttificare i doni

che il tuo spirito ci offre generosamente.

Che la Tua parola di verità cresca

e maturi nei nostri cuori la speranza di un mondo nuovo.

 

 

18 Febbraio I Domenica di Quaresima

“non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male”

PERMETTI UNA DOMANDA?

Ti ricordi quando e perché ti sei incuriosito di Cristo! Da quel momento, come vivi la tua relazioni con il Signore?

Gesù Cristo è fuori o dentro la tua vita? Vuoi invitarlo o lasciarlo fuori?

Prima di continuare questa nostra riflessione è necessario che tu risponda ad una domanda importante: credi veramente in Gesù di Nazaret? In sintesi: è vissuto circa 2000 anni fa; proveniva da una famiglia ebrea, faceva il falegname a Nazaret in Galilea. Al suo tempo l’imperatore di Roma comandava su tutti paesi che si affacciavano sul Mediterraneo e le sue truppe occupavano la Palestina.

 Gesù non era quello che oggi chiamiamo un uomo famoso. Aveva esercitato un mestiere umile; non aveva raggiunto né ricchezza e né successo politico. Per tre anni viaggiò, guarendo, insegnando e prendendosi cura di ogni persona che avesse qualche necessità. Gli piaceva starsene in disparte e solo sulle colline, a pregare il Padre suo. Ma amava anche recarsi nelle case della gente e gioiva nello stare con loro. Era capace di stare a fianco di ogni genere di persone, dai raffinati e legalmente perfetti farisei, alla gente emarginata dalla società, come i ladri e le prostitute. Toccò i lebbrosi e guarì ogni genere di malattie. In parecchie occasioni richiamò in vita i morti sotto gli occhi di testimoni. Ordinò agli spiriti maligni di lasciare coloro che ne erano posseduti, cosicché ritrovassero pace e integrità di mente.

La sua vita era servire e aiutare gli altri. Non ha mai avuto bisogno di dire: mi dispiace, o di scusarsi. Non c’era in lui nessuna ombra di interesse personale, di gelosia o di scortesia. In ogni circostanza dimostrò amore puro. È vero, si è anche adirato, ma la sua ira era giustificata e perfettamente controllata. Si adirò perché la casa di Dio veniva usata come luogo di estorsione e di avidità invece che come luogo di preghiera. Passò attraverso la sofferenza  più atroce quando fu spietatamente flagellato e poi crocifisso: la morte più crudele e dolorosa inflitta dai romani. Persino Ponzio Pilato, il governatore romano che lo consegno a morte, ammise di non avere trovato in Lui colpa alcuna.

Chi lo ha conosciuto lo ha descritto con ammirazione come un uomo giusto.

Un giorno Gesù guarì un uomo cieco dalla nascita; poi lo interrogò: “credi tu nel figlio di Dio?” Il cieco guarito rispose: “credo Signore!”

Di fronte a Gesù non si può restare indifferenti: anche tu devi dare la tua risposta. Se hai compreso chi è Gesù, accettando la sua Parola anche tu puoi rispondere: “Io credo in te Signore.”

Se nel tuo intimo vi sono ancora incertezze non precipitare la risposta. Sii sincero con te stesso: Dio non nega la sua luce a chi è retto di cuore.

ALCUNE DOMANDE

“sei Tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”

Che cosa è cambiato con l’evento del suo passaggio? Che cosa ha apportato di nuovo la sua venuta? Cosa cambia se quell’uomo è stato crocifisso, ma ha varcato le frontiere fra la morte e la vita? Può la morte portare un senso nuovo alla vita? O è solo una assurdità?

La morte di un innocente può cambiare le sorti del mondo e della nostra vita, può salvare o non prova piuttosto l’impotenza del bene, la sua incapacità ad affermarsi?

La croce di Cristo rivela l’amore smisurato di Dio, si rivela come un atto di solidarietà?

Certamente Dio non voleva quelle sofferenze. Dio è un Padre non un padrone, e men che meno un sadico perverso assetato di chi sa quale espiazione. E’ l’amore che salva, che cambia in meglio. E Gesù fa volontariamente della sua passione una realizzazione del comandamento dell’amore.

 

PREGHIERA

Signore, sia questa Quaresima il nostro deserto.

Fa tacere le voci che ci circondano e ci portano lontani dal bene.

Facci vivere scartando il superfluo e trovando l’essenziale.

Difendici dal male e addomestica il selvatico che è in noi e fuori di noi.

Così saremo pronti a fare Pasqua con Te.

Dammi la forza di accettare le prove della quotidianità con la certezza che non sarò mai solo.

Il Mio proposito

Cristo mi chiede di fare piazza pulita all’interno della mia coscienza.

Cosa posso fare per ripulire il mio cuore? da quali erbacce?

*prendere di mira un difetto, un capriccio, una pigrizia, una gelosia, una disubbidienza, una bugia, una antipatia, una cocciutaggine…..?

 

Quali cose inutili, abitudini superflue mi chiede di buttare? Quali amicizie?

Quali peccati soffocano il mio cuore?

Se per esempio sono un collerico farò un gesto di dolcezza; se invece sono un pigro mi impegnerò in un lavoro che avevo messo da parte parecchio tempo fa.

Stabilirò un gesto di perdono o almeno di benevolenza verso una persona con la quale io sono in urto

  • Cercherò di correggere qualche mio comportamento sbagliato.

  • Mi ritaglierò 5 minuti di silenzio per passare al rallentatore le mie azioni per vedere da che parte sto in questa lotta: sto davvero al fianco di Gesù e quindi della vita? In ciò che ho fatto c’è qualcosa che Gesù non avrebbe fatto?

  • Gesù è preso per la gola, ma io mi impegno a fare delle rinunce per dire a me stesso che Dio è più importante del cibo e di tutte le altre cose.

            Perché non progettare di masticare con sobrietà?

 

  • Voglio rinunciare a qualcosa per permettere a chi non ha neppure l’indispensabile di ottenerlo

        ( questo è un cambiamento di abitudini per rispetto e a favore dei poveri del mondo

Preghiera

 Signore, sia questa Quaresima il nostro deserto. Fà tacere le voci che ci circondano e ci portano lontani dal bene. Facci vivere scartando il superfluo e trovando l’essenziale. Difendici dal male e addomestica il selvatico che è in noi e fuori di noi. Così saremo pronti a fare Pasqua con Te.

 

Come possiamo  vincere il male?

Cercando di capire chi è il cristiano, abbiamo scoperto la presenza confortante di Cristo nel mondo, nel tempo, nella nostra vita. Ma troviamo non meno invadente un’altra presenza: quella del male, del male fisico, certo, che si esprime nel dolore. Ma presenza anche più scomoda è il male morale. Quello che in confessionale chiamiamo peccato.

Lo si trova dappertutto, quando noi uomini scegliamo la via comoda e facile dell’egoismo. Ingiustizie compiute per ricavarne un vantaggio, truffe e rapine, infedeltà degli sposi, odio, disonestà, menefreghismo. Sono le realtà di ogni giorno. Il peccato comporta una doppia rottura: anzitutto rottura con i nostri fratelli. Chi pecca rifiuta di vivere nell’amore fraterno, e fa di sè stesso e dei propri comodi lo scopo supremo della vita.

Ma è rottura anche con Dio. Lo sapeva bene il Santo re Davide, che dopo aver commesso un adulterio e commissionato l’assassinio di un servitore dello Stato, espresse il suo pentimento più tardi:” o Dio, contro di te, contro te solo ho peccato”.

Per i cristiani il peccato è sempre rottura dell’amicizia con Cristo. Però la sua amicizia non viene mai meno, neppure quando Giuda lo tradisce con un bacio. Lo chiama amico. Ma l’amore di Gesù è più forte del peccato degli uomini. Al buon ladrone crocifisso con lui promette: ”oggi sarai con me in paradiso”. Noi guardando le nostre mani macchiate potremmo essere assaliti da un angoscioso timore. Ma

Gesù, che ha perdonato i peccatori incontrati durante la sua vita pubblica, e ha donato alla sua chiesa il sacramento della misericordia, ha voluto che questa riappacificazione non fosse un rito ma piuttosto una festa: la festa del perdono. Nella tua parrocchia o in qualsiasi chiesa, puoi trovare sempre un sacerdote che nel sacramento della riconciliazione ti dona il Suo perdono; e ti restituisce il tuo posto di figlio accanto al Padre come nel giorno del battesimo.

Questa vita nuova, raggiunta con la confessione, non è frutto dei tuoi meriti, non è una tua conquista; è un dono di Dio, come lo è stato tutto il resto: la vita, la fede, la gente attorno a te …….. E’ un dono di Dio da utilizzare nel miglior modo dei doni. L’impegno di un cristiano è esclusivamente questo: vivere da salvato, senza ricadere vittima di quella piovra che sono i peccati, gli egoismi, le superficialità, le ricchezze godute per toglierci ogni soddisfazione ………. La tua vita è un dono: vivila come un dono. Sei il figlio di Dio, vivi secondo il tuo rango, senza starnazzare di nuovo nel cortile degli uomini che non si sono lasciati trovare da Dio e gli sono ancora lontani. Il sacramento della penitenza non è un sottile sfogo psicologico per i malati mentali o per adolescenti alla ricerca di una soluzione dei loro problemi: è la celebrazione dell’amore misericordioso di Dio che ti ha dato in dono, e che tu ti impegni ad accogliere, lasciando le strade del peccato. C’è la farai! Dio solo lo sa. Comunque egli si mette al tuo fianco per difenderti e non lasciarti cadere a causa della tentazione; Egli ti libererà dal male, come tu dici nel Padre nostro.

Faccio una aggiunta

 Ma Gesù vuole che anche i suoi amici siano capaci di perdono. Non vuole la vendetta, l’occhio per occhio, che trasforma la terra in un Regno di talpe, in un mondo di ciechi. Vuole che esercitiamo quella misericordia che ci ha suggerito col suo esempio, “imparate da me che sono mite e umile di cuore”. Così la Chiesa diventa, alla scuola di Cristo, una sorprendente comunità di perdonati che perdonano.

RIFLESSIONI

Credi che Dio faccia di tutto per salvarti? ……….. il suo è un pressing vincente, perché si preoccupa per te più di quanto tu stesso possa fare

* i tuoi amici come parlano della Confessione? Ha ancora senso nel mondo di oggi? Quale rapporto vi trovi con l’amicizia?

* l’ultima volta che ti sei confessato, quali difficoltà hai provato? Perché hai smesso di confessarti?

*Ci sono altri modi con cui Dio ti fa giungere il suo perdono? Altre maniere con cui capisci che ti accoglie? La Confessione può aiutarti ad essere più coerente?

* il perdono non cambia il passato, ma dilata il futuro

* tu perdona sempre i tuoi nemici: nulla li scoccia di più.

 

 

 

 

 

ORARIO S.S. MESSE a SAN GIOVANNI

  Chiesa Parrocchialee nelle Parrocchie VICINE          

MESSA FERIALE 

SAN GIOVANNI ore 17

VIGILIA DELLA FESTA

    17.30  S.COLOMBA(invernale)

    18.00 SAN GIOVANNI ALLA VENA (da Ottobre a Maggio),          

VICOPISANO, CUCIGLIANA, BUTI, CALCINAIA, CASCINE DI BUTI , BIENTNA  S.COLOMBA(estivo)             

            18.30   SAN GIOVANNI ALLA VENA ( da Maggio fino al 31                                                                                  Settembre) CASCINE ( estivo )

                         BIENTINA ( estivo ), BUTI (estivo), CALCINAIA (estivo),

        GIORNO DI FESTA

8.00       LUGNANO , CALCINAIA, Buti ( Pieve ), CASCINE DI BUTI, 

                 BIENTINA(estivo)

9.00       SAN GIOVANNI ALLA VENA ( da Settembre a Maggio ), S.COLOMBA

9.30       BUTI-La Croce

10.00     VICOPISANO ( Casa di riposo ) CUCIGLIANA

                 BIENTINA (al Villaggio San Giuseppe solo

                 invernale),  CALCINAIA (invernale),

10.30     CASCINE DI BUTI

11.00     SAN GIOVANNI ALLA VENA S.COLOMBA,

                  ULIVETO TERME (invernale),

                  CALCINAIA (solo Luglio e Agosto)

  11.30     VICOPISANO (Pieve), LUGNANO, BIENTINA, CALCINAIA ( invernale )

 18.00     VICOPISANO (Pieve), BIENTINA ( Novembre, Dicembre, Gennaio )

18.30     BIENTINA ( estivo )