Il nostro paese

 

 13° FESTA DELLA CASTAGNA

                                             A SAN GIOVANNI ALLA VENA

                                                 Domenica 17 e Domenica 24 Ottobre

Ore 13 GRIGLIATA + per usufruire della grigliata al tavolo si deve  essere forniti del CERTIFICATO VERDE ovvero GREEN PASS

Dalle ore 15.30 alle ore 20.00 apertura degli stand gastronomici
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SAN GIOVANNI ALLA VENA

Storia del Paese

San Giovanni alla Vena è un Paese di circa 2500 abitanti che si estende tra le pendici meridionali del Monte Pisano e il fiume Arno. Scrive il Pelosini nel 1890: “…..era il più semplice ed il più grazioso paesello delle valli pisane. Alle falde del Castellare…..vscansione0032erdeggianti uliveti; disteso lungo il monte con bizzarro serpeggiamento di case e di strade…..rendeva immagine di quei tranquilli e patriarcali villaggi della Svizzera…..”

.Ha una piazza centrale alberata con un parco-giochi per i bambini. Fino agli anni 60’ sulle sue stradine interne si affacciavano molte botteghe di falegnami. Altre botteghe e fornaci per cuocere la ceramica portavano avanti una tradizione antica che risaliva al 1300. Oggi queste 2 attività sono andate in crisi mentre, lungo la strada provinciale che porta a Pisa, si sono affermate nuove attività. Richiama su di sé l’attenzione dei passanti, per la fantasmagoria di luci, il negozio di articoli elettrici di Felloni Gabriele. Un altro negozio, davanti alla Farmacia Fontana, ben fornito è quello di Berti con articoli per mobili antichi… Mentre si lascia la Piazza della Repubblica, sulla sinistra, fanno bella mostra di sé alcuni modelli di Gazebo della Ditta di Bruschetti Carlo. Davanti al Cimitero si scorgono i grandi Capannoni per la vendita del Legname dei Frat.lli Conti. Proprio accanto non sfugge alla vista la Casa della Musica dei Frat.lli Niccolai con ampia scelta di articoli musicali

Ancora dopo, il negozio di Felloni Claudio per impianti parabolici satellitari. Per non farci mancare niente è presente anche la Ditta di Meucci Giampiero specializzata nella costruzione di gabine, porte e finestre. Ultima attività la Ditta dei Fratelli Alberto e Mario Ghezzani per la produzione di mobili laccati in stile classico e moderno. Due sole le botteghe artigianali  che producono piccoli oggetti in ceramica: la bottega Castelceramik in via della Chiesa e in via Due Ponti quella di Nesti Ceramiche.

           Chi ama fare una salutare camminata nell’interno del Paese, seguendo la vecchia stradina interna, rimarrà incantato dalle diverse ville, oggi ridottesi praticamente a tre: la villa Rossoni oggi D’Alesio, la villa Mastiani e la villa Lupi oggi Conti.

 Palazzo XIMENES

  In località Due Ponti si fa ammirare il Palazzo Ximenes, le cui chiuse regolavano un più CateratteXimeniane1facile deflusso delle acque dal Lago di Bientina verso l’Arno attraverso i canali della Serezza Vecchia e del Canale Imperiale. Il piano terra del palazzo conserva ancora oggi i giganteschi ingranaggi idraulici  di legno di quercia. Sopra la finestra centrale inferiore c’è uno stemma marmoreo degli Asburgo Lorena che recita:

 FRANCISCUS ROMANORUM IMPERATOR

 AC MAGNUS ETRURIAE DUX/MOLEM

 HANC ARNO EXUNDANTI OPPOSUIT

 ET LIBERRIO NAVIGIORUM TRAIECTVI

                                                   COMPONENDAM CURAVIT

                                                   ANNO A. CHR. N. MDCCCLVII

LA BOTTE

 Dal ponte  per recarci a Calcinaia si può ammirare la struttura della BOTTE. E’ un condotto sotterraneo lungo 255 metri che, costruito su progetto di Alessandro Manetti tra il 1854 e il 1859, permette alle acque del Canale Imperiale di passare sotto il fiume Arno e andarsi a buttare in mare nei pressi di Livorno. I lavori cominciarono il 3 Agosto 1853 con la deviazione dell’Arno attraverso una breve rettifica verso mezzogiorno. Ma la posa della prima pietra di questa straordinaria opera avvenne soltanto il 16 Settembre del 1854. Alla funzione religiosa presenziò Leopoldo II con l’Arciduca ereditario  e l’Arcivescovo Mons. Corsi. Non furono fatti grandi festeggiamenti a causa della desolazione portata in quell’anno dal colera. L’inaugurazione avvenne il 18 Dicembre del 1860 alle ore 15, ma lala giornata piovosa e rigida non permise di solennizzare più di tanto.

  La Villa ROSSONI ora D’ALESIO

 D'AlesioVillaDi aspetto settecentesco ha la facciata ornata da quadrature dipinte. Sulla parte opposta, al di là della strada, c’è la Villa MASTIANIBRUNACCI con annessa la cappella  voluta da Giuseppe Mastiani nel 1748 e dedicata a San Giuseppe. Sopra la porta d’ingresso si trova un affresco tardo settecentesco raffigurante San Giuseppe e il bambinfullsizeoutput_2833o Gesù.

 

 

Villa LUPI ora CONTI

CappelleSett2011 031La villa del 1600 apparteneva a Carlo Lupidio di Giuseppe Lupi. Successivamente passò ai Mecherini e ai Mecherini-Gherardi e da questi agli attuali proprietari.

Alla Villa è annessa la Cappella costruita dal Canonico Francesco Lupi, dedicata al Santissimo Crocifisso, e consacrata il 14 Settembre 1815.

 

Adiacente alla Pievania, in posizione arretrata, si trova

l’ Oratorio della COMPAGNIA DEL S.S. SACRAMENTO

Fondato molto probabilmente intorno al 1591 sulle fondamenta di uCappelleSett2011 034n luogo di culto   precedente, ha funzionato come Cappella fino al 1914.   Durante l’epidemia di peste che colpì anche il nostro paese   nel 1630 fu adibito a Lazzeretto.

  Oggi il suo interno è in fase di restauro da parte della     Sovrintendenza di Pisa.

Oratorio di SAN ROCCO

fullsizeoutput_282e Alla confluenza di via San Rocco con via Magellano si affaccia   questo piccolo Oratorio  commissionato dalla nobile Pisana   Signora Tedda Cascina Campiglia nel 1635.

  La dedicazione a San Rocco fa pensare all’epidemia di peste che   colpi anche il Paese di San Giovanni tra il 1630 e il 1631. Al 7     Settembre del 1631 i morti di peste risultavano 103.

  Sopra la finestra vi è una lapide in marmo che recita:

TEDDA CASCINA IULII FILIA NOBILIS

PISANA ECCLESIAM HANC AVITA

                                               PIETATE ERECTAM FUNDAMENTIIS

                                              RESTTUIT AUXIT D. MDCXXXV

Oggi l’Oratorio è ridotto in brutte condizioni ed è adibito a magazzino.

Oratorio del CASTELLARE

CastellareOatorio1Alle spalle del Paese, guardando la vetta del monte Castellare alto m. 250, fino a due anni fa faceva bella mostra di sé l’Oratorio del Castellare, una piccola Cappella eretta nel 1656 dal Pievano Bonanni con le elemosine dei paesani e dedicata al Crocifisso e alle Anime del Purgatorio. Si dice che fosse stato costruito sulle fondamenta di una antica torre distrutta dalle truppe di Niccolò Piccinino. Venne ingrandito nel 1722 dal Pievano Frullani grazie ad un lascito di Valerio Batini, che lo dotò anche di una Reliquia della Santa Croce. Ridotto in macerie nel Maggio del 2017 a causa di una fuga di gas, verrà ricostruito con l’aiuto di tutti e reinaugurato nel Maggio 2019.

PARCO XIMENES

Mercoledì 19 Luglio il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, accompagnato dal Sindaco Taglioli e dal Vice-Sindaco Ferrucci,  ha percorso sopra una imbarcazione il canale della Botte per ammirare il manufatto idraulico, progettato e realizzato da Alessandro Manetti.

Alle ore 10.30, ha partecipato, in località Fascetti, all’inaugurazione del Parco dedicato allo studioso gesuita Leonardo Ximenes

           Erano presenti il Sindaco Juri Taglioli, il Vicesindaco Matteo Ferrucci, l’Assessore alla Cultura Catia Cavallini, la presidente di “Non c’è futuro senza memoria”, Margherita Giani con l’architetto Marco Forti  che tanto si danno da fare per la promozione di questa zona, il professor Paolo Morelli con gli studenti del Liceo Scientifico XXV Aprile che hanno presentato il loro interessante lavoro. Prendendo la parola, il Sindaco Juri Taglioli ha voluto sottolineare che la dedicazione del Parco_ vuole essere un riconoscimento al genio riformista di questo importante scienziato del Settecento e alle sue straordinarie opere, che resistono al tempo e sono tuttora innovative. “Auspichiamo, com’è stato finora, che la visita del presidente Giani, che accogliamo ancora una volta con gioia, testimoni una forte volontà di recupero delle Cateratte e di quest’area che è davvero di notevole pregio e molto importante per noi e per l’intera comunità”. “Il nostro intento, ha aggiunto il Vicesindaco Matteo Ferrucci _ è quello di promuovere la zona tra la Botte e le Cateratte Ximeniane, di grande rilievo storico e architettonico _ dal punto di vista turistico e di valorizzarla come merita, anche visti i recenti ritrovamenti di ben sette manufatti in cemento tra i quali spicca una grande postazione per un obice e due casematte, facenti parte della Linea dell’Arno”.

Il Dott. Giani ha concluso la sua presenza a San Giovanni con la visita delle Cateratte Ximeniane dove è posizionato un pannello con un’infografica, realizzata dagli studenti del professor Morelli, e contenente la storia della cattedrale idraulica.

CEVOLI

Altra zona nevralgica in cui viene posizionato un impianto idrovoro, in caso di piena dell’Arno e chiusura delle Cateratte, e dove il Consorzio ha effettuato lo scavo e la risagomatura dell’alveo del rio Brandano. Sono anche in corso, da parte del Consorzio 4 Basso Valdarno, studi per realizzare casse di espansione sia a monte che a valle ed è stato ammesso a finanziamento dalla Regione il progetto per la realizzazione di uno sfioratore al posto dell’idrovora, in località Pereto, nei pressi della botte del fosso Pereto, per scolmare il ramo relitto del Serezza. Per prevenire gli allagamenti, inoltre, è stato realizzato, in via Roma, uno scavo dell’affluente in destra idraulica che attraversa questa strada. È stata anche effettuata una video ispezione in via Magellano, su richiesta di alcuni cittadini, ma non è stata riscontrata alcuna criticità.

Cateratte Ximeniane

Si è conclusa il 30 novembre la raccolta di firme a sostegno del nostro Luogo del Cuore FAI di San Giovanni alla Vena. Migliaia di firme devono ancora essere registrate e probabilmente supereremo le undicimila. La classifica definitiva sarà comunicata dal FAI a Febbraio. L’obiettivo è quello di recuperare il monumento, bene demaniale e capolavoro di ingegneria idraulica di Leonardo Ximenes, tramite fondi pubblici e privati, e renderlo fruibile per i sangiovannesi, per i turisti e per tutti i cittadini del Comune.

MACINA sulla rotatoria

Un’antica macina al centro della rotatoria di San Giovanni alla Vena e una nuova rotatoria tra la vicarese e la provinciale verso Bientina.

 “L’Amministrazione – spiega l’Assessore Andrea Taccola – ha abbellito una delle porte di accesso al nostro Comune, la rotatoria tra la la Provinciale Vicarese 2 e la Provinciale 23 verso Bientina, collocando su apposito basamento un’antica macina in pietra, messa a disposizione dall’Antico Frantoio del Rio Grifone di Nicola Bovoli, illuminata da faretti a led. Il costo del progetto è di 5.000 euro”. “Nelle prossime settimane, inoltre – spiega il Sindaco Juri Taglioli – firmeremo l’accordo di programma con la Provincia che si occuperà della realizzazione della rotatoria tra la Provinciale Vicarese 2 e la Provinciale 23, verso Bientina. La spesa complessiva prevista è di 90.000 euro, 10.000 dei quali messi dal Comune. La Provincia, oltre alla stesura del progetto, si occuperà anche della direzione dei lavori e del collaudo mentre il Comune provvederà all’acquisizione delle aree private coinvolte, per le quali c’è già un accordo preventivo con i cittadini, e prenderà in carico sia queste aree che la zona a verde all’interno della rotatoria. Attraverso questa opera raggiungeremo diversi obiettivi importanti come la riduzione della velocità, e dei rischi connessi, e l’alleggerimento del traffico, con conseguente decongestionamento di questa zona”. “La razionalizzazione dei due incroci in questione – conclude il Sindaco – era uno degli obiettivi principali di questa Amministrazione, diamo ora appuntamento ai cittadini al momento dell’apertura del cantiere e all’inizio dei lavori. È molto significativa, per la nostra comunità, anche la collocazione della macina al centro della rotatoria già esistente. Vicopisano è nella Strada dell’Olio dei Monti Pisani ed è Città dell’Olio a livello nazionale. Siamo orgogliosi che questo prodotto che racconta ed esprime così bene, con la sua straordinaria qualità, la bellezza della nostra terra diventi il nostro simbolo per chi arriva e passa da qui, da uno degli ingressi del paese”